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I
L FATTOREMERCATO
Il quadromacroeconomico è stato fortemente
negativo e soloadesso sembranoprofilarsi timidi
segnali dimiglioramentonel contesto economico
globale.
L’analisi del settoredellecostruzioni edel
mercato immobiliarenonpuòprescindere
dal contestoeconomico socialenazionale, in
particolareper il periododal 2007adoggi. La
recessionechehacolpito l’economiamondiale
nel biennio2008-09, è stataeccezionaleper
entità, rapiditàediffusione. L’Italianonè stata
risparmiatae il crescenteclimadi sfiducia inun
paeseadelevatodebitopubblicohaportatoad
unaprofondabattutad’arresto.
Il settoredelle costruzioni in Italia e inLombardia
attraversaunaprofonda crisi.
Terminata la lunga faseespansiva inattodalla
finedegli anni ‘90, tra il 2007e il 2008ha
avuto iniziounperiododimarcatacontrazione
eancora sonopochi i segnali di ripresa.
La recessionedell’attivitàediliziaha subìto
un’accentuazionenel corsodel biennio2012-
2013. Le indagini Istat sul climadi fiducia
delle impresedi costruzionimostrano livelli
costantemente inferiori rispettoal valore
base100assegnatoall’anno2005: il settore
nel suocomplessohaavutounacaduta
negli investimenti enei livelli produttivi in
tutti i comparti. Faeccezionequellodella
ristrutturazioneemanutenzione straordinaria
cheè l’unico settoreper il quale si prevedeun
segnopositivoanchenel prossimo futuro.
Il numerodi bandi peroperepubblichee i
prezzi degli immobili residenziali sonocrollati. I
maggiori sbocchi per il settore (operepubbliche
emercato residenziale)presentanoelementi
fortementenegativi.
Il settoredelleoperepubblichemostradal 2008
un fortecalonegli importi (conununico valore
piccodel 2010).Giàdal 2005 si è registratauna
costantediminuzionenellapubblicazionedei
bandi, unelementoche si è tradottoanche in
unminor accessodirettodapartedelle imprese.
Ilmercatodellecompravendite residenziali
mostrauncrollonelle venditeenei prezzi a
partiredall’iniziodellacrisi.
Il settoredelle costruzioni in Italia e inLombardia
attraversaunaprofonda crisi ehavistonumerosi
fallimenti.
Nel 2013, il settoreedileha registratooltre
2.800casi di fallimenti, unquintodel totale
nazionale. LaLombardiaè stata la regionecon
ilmaggiornumero, situazioneche si èprotratta
anchenei primimesi del 2014.
ll sistemafinanziariononha facilitato il settore in
una fasedi crisi economica.
Il sistemafinanziarioha reagito inmaniera
negativae rigidaai primi segnali di crisi.
Tuttavia, confrontando i dati dei bollettini
statistici dellaBancad’Italia si vedeche:
_il settoredellecostruzioni non risulta
maggiormentepenalizzato rispettoagli altri
settori principali (industriae servizi)
_il trend2007-2010di finanziamenti per cassa
accordati è incontro tendenza rispettoagli altri
settori
_il settorehautilizzato semprepiù i
finanziamenti accordati, adifferenzadegli
altri settori che si sono spostati su tipologiedi
finanziamentoalternative.
Parimenti le sofferenzebancarie sonocresciute
inmanieraesponenzialenel settoredell’edilizia
rispettoagli altri settori di riferimento.
Ilmercatodel credito inLombardia èdifficileanche
semiglioredellamedianazionale
Secondo i dati cheemergonodalla ricerca
sull’economia regionaledellaLombardia
realizzatadaBancad’Italiaepresentataa
novembre2014, tenendocontonon solodei
prestiti bancari,maanchedi quelli delle società
finanziarie, nei dodicimesi terminanti agiugno
il creditoerogatoalle imprese lombardeè
diminuitodel 4,8per cento, unacontrazione
menoaccentuatadi quella registratanel corso
del 2013 (-6,8per cento).
Laflessioneèproseguita inmisurapiù intensa
neimesi estivi (-5,4per centoadagosto),
risentendodel deterioramentodelleprospettive
congiunturali edella revisioneal ribassodella
spesaper investimenti.
Il calodei finanziamenti ha interessato tutti
i settori e laflessionedel creditoerogatoalle
aziendedel settoredellecostruzioni, inatto
ormai daquasi un triennio, si è lievemente
attenuatanel corsodel primo semestredel 2014
(-1,6per cento subaseannuaagiugno; -3,3per
centonel dicembredel 2013).
Ladebolezzadegli investimenti produttivi si è
riflessanell’andamentodei prestiti amedioe
a lungo termine, incaloagiugnodell’8,7per
cento (-10,0per centonel 2013).
Tra lealtre forme tecniche, i finanziamenti in
contocorrentehannocontinuatoadiminuire
inmisura significativa (-10,6per centoagiugno;
-12,2per centonel 2013),mentre si èattenuata
laflessionedei prestiti collegati allagestione
del portafogliocommerciale, quali gli anticipi e
gli altri crediti autoliquidanti (-3,0per centoa
giugno; -9,0per cento l’annopassato).
Secondo l’indaginedellaBancad’Italiapresso
i principali intermediari cheoperano in
Lombardia (RegionalBankLendingSurvey,
RBLS), l’andamentodei prestiti alle imprese
nel primo semestredel 2014ha risentitodi
unadomandaancoradebole, soprattuttonella
componentedegli investimenti .
Dal latodell’offerta, si èpressochéarrestato il
processodi irrigidimentodellecondizioni di
accessoal credito, seppurecon residue tensioni
nei confronti delle impresedellecostruzioni.
Con riferimentoallequantitàerogate vi sono
segnali di un’offertapiùdistesaeanche le
condizioni di costopraticate sullamediadei
finanziamenti sono lievementemigliorate.
Permaneunatteggiamentodimaggiore
cautelanei confronti delle impresegiudicate
più rischiose, che si è tradottoprincipalmente
nell’applicazionedi spreadpiùelevati e in
maggiori richiestedi garanziea sostegnodelle
erogazioni.
L’onerositàdei finanziamenti hacontinuatoa
esserepiùelevataper lepiccole impreseeper
quelledel settoredellecostruzioni (8,7e6,3
per cento, rispettivamente): nonacaso,molte
impresedel settore si rivolgonoallebanche
locali cheperpolitichedi credito si sono
confermatepiù rigide rispettoagli intermediari
dimaggiori dimensioni.
Il settoredelle costruzioni inLombardiadipende
tuttora eccessivamentedalle banche locali.
L’indaginemette inevidenzaalcuni elementi
importanti per la valutazionedel rapporto
tra impresedi costruzioni ebanche. Il settore
dellecostruzioni per tipologiadi domanda
utilizzapiùcomunemente lebanche locali.
Lecondizioni praticatedallebanchepiccole
si sonoconfermatepiù rigide rispettoaquelle
degli intermediari dimaggiori dimensioni.
BASILEAERATING
Il controllo sulle banche è oggi più stringente
(Basilea2 e3)
IlComitatodiBasileaè intervenutonegli anni
conmisure regolamentari semprepiù stringenti
sull’assettopatrimonialee sulla liquiditàdelle
banchecon l’obiettivodi:
_rafforzarne lacapacitàdi assorbire shock;
_ridurre il rischiodi contagioall’economia
reale
IlComitatodiBasileahaemesso inparticolare
due regolamentazioni:
_Basilea2- (già inatto)cheha impostoalle
banchedi applicarecriteri più restrittivi in
termini di patrimonializzazione;
_Basilea3- chemodificherà lemetodologiedi
calcolodei ratiopatrimoniali per tener conto
di potenziali situazioni di stress, introducendo
limiti alla levautilizzabiledallebanchenonché
specifichemisurazioni dellaposizionedi
liquiditàdei bilanci.
Queste regolehannoavutoun forte impatto
sulladisponibilitàdellebancheafinanziareun
settoreounaazienda rendendoalcuni elementi
delmodellodi ratingunostacolooggettivo
quali:
_ lapercezionedel rischio sul settore
inprospettiva futura (tempi di vendita,
andamentoprezzi, rischio fallimento);
_ l’esposizione sul settore (sia in termini assoluti
che relativi).
I criteri di ratingutilizzati dalleagenzie
internazionali nellavalutazionedi grandi aziende
costituisconounbenchmark indipendente sui criteri
di valutazione
Leagenziedi ratinghannoun ruolo rilevante
nei finanziamenti sulmercato (obbligazioni e
strumenti derivati).
S&P (tra lemaggiori agenziedi rating)hada
pocopresentatounaggiornamentodel suo
modellodi rating, evidenziandoancorauna
voltacome i dati finanziari siano solounodegli
elementi valutati nell’assegnazione.
Moltaattenzione vienedataa:
_settoredi appartenenza;
_posizionecompetitiva;
_diversificazione;
_strutturapatrimoniale.
Anche i criteri di ratingadottati daCerved tengono
contodell’andamento settoriale.
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