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La crisi generalizzatae l’introduzionedi nuovi
epiù severi controlli (Basilea2e3)hanno reso
lebanchemenodisponibili verso il settore,
dimostratosi troppo rischioso.
L’utilizzodi strumenti di breve termine (fidi
e sconti fatture)per coprireesigenzedi più
lungoperiodo (pagamenti benoltre i 90gg)ha
ulteriormentedeteriorato il rapportoa causa
delledifficoltànel gestire i rimborsi.
Le imprese spesso troppopiccolee
sottocapitalizzatenonhanno lapossibilità
di accederea strumenti alternativi comead
esempio ilmercatodeimini bond.
Il settore presentaalcune problematiche strutturali
Comeèemersodadiversi studi sul settore
e confermatodalleanalisi effettuatedaAB
Capital, ilmercato immobiliare italiano vive
oggi unmomentodi forte contrazionee risulta
menoattraente siaper gli investitori cheper gli
endusers.Gli imprenditori intervistati hanno
più volte, e in varie forme sottolineato comedal
2000 con l’indiscriminatoutilizzodi strumenti
di finanza immobiliareperogni generedi
operazione, lamaggiore redditivitàdel settore
abbiaattiratoanche soggetti (sviluppatori)non
specializzati, ampliandoadismisura il numero
di operatori.
Con la crisi del 2007– secondoquantoemerge
dalla ricerca, lo scenario che si è venutoa
delineareè il seguente:
_per gli sviluppatori èdiventatodifficile trovare
progetti che valga lapena realizzare;
_per i terzisti/subappaltatori, la concorrenza si
è spostatadallaqualitàal ribasso sul prezzo;
_laprecarietàdel lavoroe le incertezze
economichehanno fatto crescere
esponenzialmente lo stockdi invendutoedi
sfitto;
_i tempi di vendita sonopiù lunghi e i prezzi
finali in contrazione;
_la crisi economicageneralizzatae ledifficoltà
del settorepubblicohannoportatoun
allungamentodei tempi di pagamento.
Il rapporto con labancanon è privodi difficoltà
Il rapporto con lebanche, inpassato, è
statogarantitodalla facilitàdi gestione
del circolante: con tempi di venditaedi
pagamento ridotti, le imprese riuscivanoa
gestire i flussi conunutilizzo limitatodelle
linee.
Per contro, l’attrattivitàdel settoreunita
all’avventodi nuovi operatori e capitali, anche
dall’estero, haportatouno statodi “euforia”
per il settorenellebanche che si è tramutata
inunaeccessivaesposizione. E’ un fatto
che la ristrutturazione in corsodel sistema
bancario (post-crisi eBasilea) stia comportando
cambiamenti siadegli interlocutori di
riferimento, con conseguenti ritardi, siadi
politichee strategiedi investimentoper le
banche. Ingenerale, l’imprenditore, non
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