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          tradizionali. Se guardiamo ai Paesi Target del
        
        
          nostro export, i principalimercati europei,
        
        
          comeGermania e Francia,mantengono
        
        
          posizioni privilegiate,ma crescono le
        
        
          esportazioni verso i Paesi ExtraUE -
        
        
          nell’intero 2013 la bilancia commerciale verso
        
        
          i Paesi ExtraUe è in surplus per 20miliardi,
        
        
          innetta crescita rispetto agli 800milioni del
        
        
          2012. La comparsa e l’aumentodella classe
        
        
          medianei Paesi Emergenti traina la crescita
        
        
          dei consumi privati e rappresenta lo sbocco
        
        
          privilegiatodei prodotti delMade in Italy,
        
        
          “stretti” inpatria tra il calodelladomanda
        
        
          interna equelladelmercatodomestico
        
        
          europeo. Èquestoundatomoltopositivo,
        
        
          forsenaturale, visto che la crescitamondiale
        
        
          si verificaprincipalmente lì,maproprio
        
        
          per questo è importanteparteciparvi e farlo
        
        
          inmododiretto e attivo: lamessa apunto
        
        
          di prodotti e/o fascedi prodotti vincenti,
        
        
          lapenetrazionedeimercati strategici, gli
        
        
          investimenti diretti in loco, la sigladi accordi
        
        
          e joint venture stannodando i loro frutti e
        
        
          ci permettono, con tassi di crescitadi tutto
        
        
          rispetto emodalitàdi internazionalizzazione
        
        
          proattive, di guardare confiducia allanostra
        
        
          partecipazione alla crescitamondiale, anche
        
        
          quandoquesta si gioca su terreni lontani.
        
        
          Nuovimercati necessitanodi nuove
        
        
          strategie: anche l’export è cambiato.Oggi
        
        
          è trainatodalle impresepiù strutturate e
        
        
          da quelle che fanno sistema, nelle realtà
        
        
          dei distretti, dei processi di aggregazione
        
        
          edelle reti di impresa, e che favoriscono
        
        
          a loro volta l’ingressonelle global value
        
        
          chains anche a quellepiùpiccole. Ci sono
        
        
          settori in cui, senon si è grandi, da soli è
        
        
          quasi impossibile competere; altri in cui
        
        
          laminoredimensione caratterizza l’agire
        
        
          imprenditoriale, pur inpresenzadi aziende
        
        
          di dimensionimaggiori; altri ancora, infine,
        
        
          in cui operanomolte,moltissime imprese
        
        
          dalle tagliepiù varie. Inquest’ultimo caso,
        
        
          quasi sempre le aziendepiùpiccole sono le
        
        
          migliori custodi di un equilibrato rapporto
        
        
          tra tradizione e innovazione edi una ricerca
        
        
          accuratadella qualitàdel prodottofinale.
        
        
          La ricca tradizione italiana, connaturatada
        
        
          uno strettissimo rapporto con il territorio,
        
        
          permette e incentiva l’azione e il successodei
        
        
          nostri imprenditori, non solo sulle economie
        
        
          di scalama anchenellenicchiedimercato
        
        
          dovefioriscono, inAmerica come inCina o
        
        
          inMedioOriente, le eccellenzedelMade in
        
        
          Italy. Ciascuno trova la leva competitiva su
        
        
          cui investire: l’ampliamentodella struttura
        
        
          organizzativa (valoredell’imprenditore edel
        
        
          management), lamaggiore capitalizzazione
        
        
          (valoredel capitalefinanziario), la formazione
        
        
          delle risorse (valoredel capitaleumano).
        
        
          Èquesta la fotografiadel nostro sistema, un
        
        
          sistema export-lead, complessomadinamico,
        
        
          che risponde con velocità aimutamenti
        
        
          deimercati e soprattuttopresentauna
        
        
          elevatissima resilienza. Inquesto contesto
        
        
          internazionalemutevole eper nulla
        
        
          sempliceda affrontare, anche il settoredella
        
        
          costruzioni ha subitopesanti conseguenze,
        
        
          fra il 2008 e il 2013 l’interafilieradelle
        
        
          costruzioni ha vistouna contrazionedel 25%
        
        
          del suomercato, perdita che si è attenuata
        
        
          grazie al commercio estero che in alcuni
        
        
          mercati – inparticolarenei Paesi ExtraUe,
        
        
          inNordAmerica enei Paesi consolidati
        
        
          dell’Ue - rappresenta tuttoraun’importante
        
        
          ancoradi salvataggio. E anche le imprese
        
        
          di questo settorehannomaturatoormai
        
        
          una tale esperienza suimercati esteri da
        
        
          permetter lorodi “conquistare” quelli più
        
        
          selettivi e competitivi. Ciò gli hapermesso
        
        
          di creare solidepartnership con i principali
        
        
          player internazionali del settore e con lepiù
        
        
          importanti istituzioni finanziariemondiali
        
        
          (fondi ebanched’investimento), partnership
        
        
          vitali per continuare a svilupparebusiness
        
        
          eper incrementare l’attività suimercati
        
        
          internazionali. Proprio inquesto senso,
        
        
          il doveredi noi istituzioni è anchequello
        
        
          di supportare lo sviluppodelle imprese
        
        
          conpolitiche eprogettualità, di sistema,
        
        
          in gradodi agevolarlenel loropercorsodi
        
        
          crescita edi apertura verso l’estero. Sono
        
        
          molteplici i bisogni a cui rispondere: un
        
        
          SistemaPaese forte e compatto, primo
        
        
          bigliettoda visita con cui presentarsi sui
        
        
          mercati internazionali; unapolitica che
        
        
          favorisca enonostacoli l’aggregazione, la
        
        
          nascitadi reti e sistemi, fino alla fusione;
        
        
          la facilitànel relazionarsi con chi dispone
        
        
          di informazioni di business intelligence, di
        
        
          capitali, di informazioni legali efinanziarie.
        
        
          LaCameradi CommerciodiMilanoha capito
        
        
          e scommesso suquesto ruolo istituendo, più
        
        
          di vent’anni fa, Promos, l’Azienda Speciale
        
        
          per l’internazionalizzazionedellabusiness
        
        
          communitymilanese e lombarda.Una
        
        
          scommessa vinta, in termini quantitativi -
        
        
          Promos è cresciutanegli anni, aprendo 10
        
        
          sedi estere e rafforzando lapresenza sul
        
        
          territorio lombardo – aBergamo, Cantù e
        
        
          Monza - in virtùdi unadomandadi servizi per
        
        
          l’internazionalizzazione sempre in crescita -
        
        
          ma soprattutto in termini qualitativi, grazie
        
        
          alla conoscenza e alla capacitàdi ascoltodel
        
        
          territorio chePromos è ingradodi garantire.
        
        
          Il nostroobiettivo è ascoltare le imprese,
        
        
          intercettare e capire le loro esigenze, facendo
        
        
          sistema con le associazioni di categoria e gli
        
        
          enti del territorioper porci al loro servizio.
        
        
          Per sostenere e renderepiù efficiente ed
        
        
          efficace la speciale vocazione estera che
        
        
          caratterizza il nostroPaese, occorre infatti
        
        
          partiredallenecessitàdelle imprese.
        
        
          Nondobbiamodimenticare cheper fare
        
        
          impresa inmodo vincente gli ingredienti sono
        
        
          tre: imprenditore, capitaleumano e capitale
        
        
          finanziario. L’imprenditore si trova
        
        
          innatura, il nostro compito èmetterlo
        
        
          nelle condizionimigliori per scegliere
        
        
          qualemercato approcciare.
        
        
          Quindi deve conoscere lepeculiarità, le
        
        
          opportunità, gli strumenti finanziari a
        
        
          disposizione e le eventuali difficoltà, e in
        
        
          quest’ottica è semprepiù importanteper una
        
        
          piccola emedia impresa investire su capitale
        
        
          umanoqualificato che conosca labusiness
        
        
          culturedel Paese target, lenormative, la
        
        
          burocrazia e il sistema creditizio. Promos,
        
        
          cinque anni fa, hadato vita aNIBI, ilNuovo
        
        
          Istitutodi Business Internazionale, che
        
        
          
            Il rapporto esistente tra la casa
          
        
        
          
            ed il paesaggio è differente tra zonanotte
          
        
        
          
            e la zona giorno. Nelle zone giorno
          
        
        
          
            esiste una integrazione fisica
          
        
        
          
            tra la casa ed il contesto; se ci spostiamo
          
        
        
          
            nella zonanotteNiemeyer ha progettato
          
        
        
          
            gli spazi dotandoli di piccole finestre,
          
        
        
          
            dei piccoli quadri chemostrano solo un
          
        
        
          
            pezzetto del lussureggiante verde esterno.